Quinto comandamento

Resumen del libro

Un uomo grande e imponente, con indosso un giaccone di pelle nera, fa il suo ingresso nell'ospedale psichiatrico di Imola. Senza aspettare l'autorizzazione irrompe nella stanza dove è ricoverato Padre Mario Giraldi. Davanti al corpo intubato del sacerdote, l'uomo sospira: Cosa ti hanno fatto, comandante, cosa ti hanno fatto? . È questo l'inizio del nuovo romanzo di Valerio Massimo Manfredi, tratto da una storia vera. Che subito dopo ci porta indietro, alla giovinezza di Padre Mario, nato in un paese a nord di Bergamo, all'aiuto dato ai partigiani durante la guerra, e poi all'annuncio che aspettava da tempo, quello della sua prima missione. Padre Mario viene mandato in Congo, mentre i belgi stanno pensando di ritirarsi e i partiti indipendentisti si fanno sempre più aggressivi. Una polveriera a cui verrà dato fuoco da Patrice Lumumba, giovane leader indipendentista e primo ministro eletto del Congo, con un discorso durissimo, tenuto davanti al re belga Baldovino, il giorno della proclamazione dell'indipendenza congolese. Dopo il discorso i belgi abbandonano il paese in fretta e furia ed è l'inizio dell'inferno, di una terribile guerra civile tra bande, tribù, etnie, fazioni. Padre Mario si trova da solo in questo inferno, in cui rischia di mettere in discussione perfino i dieci comandamenti, compreso il quinto: non uccidere. Ma la sua missione resta portare la pace contro i violenti, aiutare gli oppressi. Per riuscirci creerà una squadra, una squadra di missionari non proprio canonici.