Editorial Editori Laterza
Lugar de edición
Bari, Italia
Fecha de edición mayo 2011 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788842096474
321 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Vincendo la guerra civile il generale Franco ha imposto alla Spagna la sua dittatura modellata sui regimi fascisti che lo avevano sostenuto. Per molti anni dopo la fine della guerra ha continuato, con una spietatezza senza pari, a uccidere un enorme numero di oppositori, tenendone molti altri in carcere o in campi di concentramento. Poiché per tutto questo il regime franchista è restato il simbolo della più oscura e longeva antidemocrazia nella storia dell'Europa occidentale, la Repubblica che egli ha abbattuto è rimasta il simbolo della democrazia. È noto che la Spagna repubblicana all'avvio della guerra è stata immediatamente travolta da un'ondata rivoluzionaria, e solitamente si considera questo fenomeno come un contraccolpo al tentativo di golpe militare, per far fronte al quale era occorso armare il popolo. Ma è veramente così? I generali golpisti vollero affossare la Repubblica per la loro ostilità verso le riforme che essa stava attuando nell'ordine e nel rispetto delle norme e dell'etica di una democrazia liberale? Oppure essi poterono contare sull'attivo sostegno, o quanto meno sulla sconcertata passività, di un'ampia parte della cittadinanza, perché diversi eventi e segnali diffusero la paura che il paese stesse imboccando la via di un'irreversibile rivoluzione?
Gabriele Ranzato es profesor de Historia contemporánea en la Facultad de Letras de la Universidad de Pisa. Se ha ocupado de clientelismo y comportamiento electoral, historia de la violencia, de la guerra y de las guerras civiles. Ha publicado, entre otros,Il linciaggio di Carretta. Roma 1944. Violenza politica e ordinaria violenza(1997) yEl eclipse de la democracia. La guerra civil española y sus orígenes, 1931-1939(2006) yEl pasado de bronce. La herencia de la guerra civil en la España democrática(2007)
|