Editorial Feltrinelli
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición marzo 2018 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788807902932
112 páginas
Libro
Nella primavera del 1358 Petrarca ricevette l'invito da Giovanni Mandelli, uomo d'arme ma di buona cultura, di recarsi con lui in Terra Santa in pellegrinaggio. Il poeta, che tra le altre cose soffriva il mal di mare, non se la sentì di affrontare il viaggio, che all'epoca era lungo e periglioso. Per accompagnarlo nell'avventura scrisse allora questa lettera. In realtà si tratta di un itinerario suddiviso in due parti. Una prima parte, da Genova a Napoli, che descrive luoghi effettivamente visitati da Petrarca nel corso della sua vita; una seconda, da Napoli a Gerusalemme e Alessandra d'Egitto, ricostruita esclusivamente sui testi degli storici e dei geografi. Nonostante questa eterogenea origine, il testo petrarchesco presenta comunque una sua compatta omogeneità. Di particolare interesse le pagine dedicate alla Campania, in cui il poeta si sofferma con cura a consigliare l'amico di visitare la grotta di Posillipo, l'antro della Sibilla e gli affreschi di Giotto (oggi perduti) presenti nella cappella reale di Castelnuovo. In questa occasione Petrarca definisce Giotto "il principe dei moderni pittori". Un testo nel complesso importante, che dà modo a Petrarca di fare i conti con la tematica del viaggio, da sempre al centro delle sue epistole e delle sue preoccupazioni terrene.
Francesco Petrarca (Arezzo, 1304 - Arquà Petrarca, 1374) Hijo de un exiliado florentino, Petrarca vivió hasta su madurez en Aviñón, entonces sede del papado y centro, por tanto, de la cristiandad, lo que le permitió reunir la mejor biblioteca clásica de Occidente. Fue autor de una ingente obra latina que le valió el título de padre del Humanismo , y su Canzoniere desencadenó un ideal estético llamado petrarquismo que determinó la historia de la poesía europea durante doscientos años. En La ascensión al Mont Ventoux , uno de sus textos latinos más conocidos, Petrarca convierte una anécdota biográfica en una emotiva alegoría de la vida humana como camino de perfección.
|