Editorial Bompiani
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición junio 2019 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788830101517
144 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Sullo sfondo di un'epoca inquieta e tumultuosa, emerge la figura di Erasmo, il filosofo e umanista olandese nato a Rotterdam nel 1466, autore del celebre Elogio della follia e fra i massimi ispiratori del pensiero moderno. Stefan Zweig lo mostra debole nel fisico e nei nervi, ma soprattutto di statura gigantesca nel lavoro intellettuale: ingegno preciso e brillante, viaggiatore infaticabile (soprattutto in Italia e Inghilterra), spirito libero e senza partito. Mente di vasto sapere, ma anche cuore leale e benevolo, Erasmo è stato filologo, teologo e pedagogo. Ha amato intensamente la poesia e la filosofia, i libri e le opere d'arte, i linguaggi e i popoli, confidando nel progresso dell'umanità in virtù della ragione e della cultura. Uomo del silenzio e dello studio indefesso, non ha veramente odiato in terra che una sola cosa, come offesa e antitesi della ragione: il fanatismo, spirito maligno distruttore della concordia, bastardo fra spirito e forza bruta . E per questo motivo ha avuto come antagonista naturale il rivoluzionario Martin Lutero, uomo d'azione la cui colpa maggiore è di avere distrutto l'unità della cultura europea. Irriducibile a qualsiasi professione di fede religiosa o politica, Erasmo finì con l'essere avversato da tutti, cattolici e protestanti, prefigurando così le guerre dell'età contemporanea, in cui l'antica atrocità della violenza si unisce all'odio per la libertà di pensiero.
Stefan Zweig es un bio grafo peculiar. Escoge personajes poco probables, figuras extremas, movidas por obsesiones y lacerantes contradicciones internas. Personajes que, como Fouche o Magallanes, se encuentran envueltos en momentos cruciales, cuyas decisiones desencadenan, de una forma u otra, consecuencias imprevisibles con repercusiones enormes. Tambie n la de otros, como von Kleist o Nietzsche, en cuya hondura, soledad y melancoli a parece que retrata Zweig la suya propia. En el caso de Nietzsche, el retrato de los tormentos del genio, el sentido moral con el que mira a la verdad, captan parte del drama interno del autor y del que este percibe en el destino de la Europa de posguerra que tiene ante si .
|