Editorial Marsilio Editore Spa
Lugar de edición
Venezia, Italia
Fecha de edición mayo 2014 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788831763837
407 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Nella sua vastissima opera narrativa, Benito Pérez Galdós combina l'impegno politico di tendenza liberale con un'estetica che è realista più di nome che di fatto.
Abilissimo interprete degli illusionismi più so?sticati della letteratura e insieme eccezionale osservatore della società del proprio tempo, egli tende a una scrittura onnipotente che dovrebbe completare e conservare la totalità degli eventi riguardanti la storia individuale e collettiva di Spagna. Oltre alla serie più decisamente testimoniale degli Episodios nacionales, Galdós scrisse numerosissimi altri romanzi d'invenzione, fra i quali Tristana, del 1892. L'opera, che ispirò a Luis Buñuel l'omonimo ?lm, è caratterizzata da una intensa ambiguità: nella sonnolenta Madrid di ?ne secolo, le esistenze di un maturo benestante, di una fanciulla orfana, di un giovane pittore si intrecciano in un gioco vischioso di seduzioni, mescolando gli elementi tutelari di un ordine borghese patriarcale alle trasgressioni destabilizzanti di una modernità tutta femminile. Troppo libera e dunque troppo minacciosa, Tristana lancia una s?da involontaria alle prevedibili sregolatezze dei due uomini
della sua vita - un gentiluomo libertino e un artista bohémien -, ?nendo suo malgrado per farli riconciliare con i comportamenti sociali più conservatori e repressivi. Al riparo di una morale che tormenta più di quanto non riscatti, nessuno tuttavia si salverà, tanto meno Tristana, visibilmente segnata nel corpo e nell'anima da irreversibili distruzioni.
Benito Pérez Galdós (Las Palmas de Gran Canaria, 1843-Madrid, 1920) contaba treinta años y solo había publicado tres novelas cuando inició los Episodios nacionales. Bachiller en Artes en Tenerife, se trasladó en 1862 a Madrid para estudiar Derecho y se integró rápidamente en la vida cultural de la capital, cultivando amistades, asistiendo al Ateneo, participando en tertulias, siguiendo los estrenos teatrales y, a partir de 1865, escribiendo en la prensa, con algún viaje al extranjero y el abandono final de los estudios en tiempos de la Revolución de 1868. En ese período se fragua su primera novela, La fontana de oro, publicada en 1870. Después, y durante más de un lustro, lo absorberían las dos primeras series de los Episodios (1873-1879), tras las cuales abandona la novela histórica para dedicarse, durante casi veinte años, a novelar lo contemporáneo, y regresar a aquella en el cambio de siglo.
|