Il denaro

Il denaro

Zola, Émile

Editorial Sellerio Editore Palermo
Lugar de edición Palermo, Italia
Fecha de edición febrero 2017 · Edición nº 1

Idioma italiano

EAN 9788838936128
616 páginas
Libro


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P.V.P.  21,20 €

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Resumen del libro

La speculazione internazionale ideata da Aristide Saccard, che Émile Zola racconta in questo poderoso e profetico affresco dell'economia finanziaria globalizzata, è tutt'altra cosa dal disegno di possesso di un avaro: è il sogno di rinascita e distruzione di un visionario assetato di vita. E in questo lo scrittore francese riesce a cavare l'essenza di quell'astrazione capitalistica, il denaro, l'argent (che ironicamente in francese significa anche argento), così come si sublima nel mercato delle borse: con la cui stranezza conviviamo familiarmente e che allora iniziava a prendere la sua forma di impalpabile mostro.
Siamo nella Francia del Secondo impero, di Napoleone il piccolo, epoca d'oro per gli affaristi abbarbicati nella Borsa di Parigi, allora mercato del mondo. Un uomo piccolo dalle grandi ambizioni, Saccard, già rovinato da un passato tracollo, immagina un'immane impresa: la Banca Universale, finanziata da una massa di investitori allettati dal boom, e connessa alla costruzione di una rete ferroviaria intorno al recente taglio del Canale di Suez. Suoi compagni d'avventura sono un geniale ingegnere di ideali positivistici e una giovane vedova innamorata. Immediatamente si accende il fuoco speculativo, e Saccard è spinto verso il trionfo dalla crescente ebbrezza dei suoi anonimi finanziatori di varia fortuna. Ma un potente nemico domina meglio le leve dell'illusione e della crisi.
Ispirato a una storia vera di euforia e di panico, del 1882, con personaggi costruiti fondendo insieme figure vere di banchieri, questo romanzo del 1891 si inoltra negli ingranaggi più dettagliati del sistema finanziario ed è considerato una precisa prefigurazione di eventi futuri e anche recentissimi. Ma questo quadro è delineato dalle storie minute di moltissimi personaggi, attraverso le loro speranze e i loro progetti di vita. Nella lotta fatale che si svolge tra l'affarista impetuoso e il suo gelido avversario banchiere, non manca il romanzesco e la suspense, il colpo di scena e il comico.
E non manca nemmeno il romanzo di idee; i modi di pensare dei personaggi descrivono il nascere, in una società da poco uscita dalla supremazia del ceto sulla ricchezza, dei moderni cliché e dei dogmi correnti sul mondo degli affari.
Nonostante la sfida di Aristide Saccard, i suoi modi spietati e i suoi pregiudizi contengano valori inaccettabili, è difficile, però, non parteggiare in qualche misura per lui. E questa ambiguità è forse il punto di forza del romanzo. Essa sta ad illustrare il carattere di distruzione e creazione del capitalismo: la speculazione è il richiamo stesso della vita, è l'eterno desiderio che costringe a lottare, a vivere; è nel piano della natura .

Biografía del autor

Émile Zola nació en París en 1840. La muerte temprana de su padre lo llevó a vivir una infancia llena de privaciones y a dejar la escuela, donde conoció a su amigo, el pintor Paul Cézanne, para buscar trabajo. Su primer contacto con la literatura fue trabajando de dependiente en la librería Hachette; en 1871, ya trabajaba en Los Rougon-Macquart, un proyecto literario que concluiría en 1893 y comprendería veinte novelas entre las que cabe destacar El Tugurio (1877), Nana (1880) y Germinal (1885). La saga, que, inspirada en el modelo de La comedia humana, de Honoré de Balzac, y ambientada en el Segundo Imperio, está compuesta por novelas autoconclusivas con personajes compartidos, supuso el gran legado del movimiento literario del naturalismo, fundado por el mismo Zola. Su implicación en los problemas sociales de Francia no se limitó a sus novelas; tomó un papel activo en el caso Dreyfus en defensa de la inocencia de un militar francés de origen judío acusado falsamente de ser un espía. Lo hizo a través de diversos artículos, entre los cuales se encuentra su célebre Yo acuso (1898). Las consecuencias no se hicieron esperar y el Gobierno orquestó una campaña de difamación contra Zola, que se exilió a Londres y jamás se recuperó del impacto psicológico y económico de luchar contra el antisemitismo y de defender la justicia hasta las últimas consecuencias. Murió en 1902, supuestamente asfixiado, aunque probablemente asesinado por alguien que tapó la chimenea de una estufa. Su funeral en París fue multitudinario. Cuatro años después de su muerte, Alfred Dreyfus fue declarado inocente.





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