Hofmannsthal e il suo tempo

Resumen del libro

Hofmannsthal è il cardine di questa magistrale opera al tempo stesso critica e narrativa, dove Broch ci conduce lungo traiettorie concentriche nello spazio e nel tempo. Ne risulta il ritratto di un'epoca in cui si sviluppò tumultuosamente il moderno , e che sembrò culminare nella Vienna dei primi due decenni del Novecento - epoca di immensa ricchezza e al tempo stesso minacciata da un irreprimibile vuoto e dalla corrosione di ogni valore. Broch la ritrae in ogni sua sfaccettatura in Inghilterra, Francia e Germania, prima di concentrare il suo sguardo sull'Austria asburgica, "il paese felice senza speranza", il luogo dove la crisi ha toccato l'acme e l'orpello abbellisce qualcosa di sempre più inconsistente. Soffermandosi su Hofmannsthal, nel cuore del libro, Broch ne ricostruisce la storia familiare, per poi raccontarne l'infanzia e l'adolescenza di ragazzo prodigio, l'isolamento fra i letterati viennesi, la disperazione di fronte alla crisi del linguaggio e la ricerca di nuove vie là dove "la parola non sa più dire la cosa". Una dialettica fra negazione del ruolo di scrittore e urgenza espressiva che appartiene allo stesso Broch, il quale, rispecchiandosi nell'ansia etica di Hofmannsthal, e narrandoci con tanta partecipe sapienza il suo tempo, ci regala anche una profonda e rivelatrice autoanalisi.

Biografía del autor

(Viena, 1886 - New Haven, Estados Unidos, 1951) nació en una familia acomodada de origen judío. Trabajó como ingeniero textil en la fábrica de su padre hasta 1927, cuando la abandonó para estudiar matemáticas, filosofía y física. Conocedor de la vida intelectual de Viena, compartió círculos con Ludwig Wittgenstein, Sigmund Freud o Robert Musil. En estos años publicó su primera gran obra, la trilogía Los sonámbulos (1931-32), así como El valor desconocido (1933). En 1938, tras haber sido detenido por la Gestapo por actividades subversivas, logró huir de Austria y, con la ayuda de su amigo James Joyce, emigró a Estados Unidos, donde fue profesor en la Universidad de Princeton. Cultivó el ensayo y la narrativa, ámbito en el que dejó varias obras capitales de la literatura del siglo xx, como La muerte de Virgilio (1945) o Los inocentes (1950).