Editorial Giometti x{0026} Antonello
Fecha de edición enero 2016 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788898820023
Libro
Il "Finnegans Wake", l'ultima e più ambiziosa opera di James Joyce, che unisce all'estrema e continua sperimentazione linguistica il tentativo di forzare da ogni lato i confini della forma romanzo, vede la luce nel 1939 dopo ben 17 anni di gestazione. "Il libro - dichiara l'autore - è il sogno del vecchio Finn che, morto, giace disteso lungo il fiume Anna Liffey e osserva la storia dell'Irlanda e del mondo - passato e futuro - scorrergli attraverso la mente come rifiuti sul fiume della vita". Il racconto di un sogno, dunque, espresso in un linguaggio tanto intraducibile che ancora oggi non è stato possibile fornirne una traduzione integrale in italiano. Negli anni '60 quel poliedrico scrittore che era J. Rodolfo Wilcock, il "poeta" Wilcock, plurilingue inventore come lo stesso Joyce, tenta di elaborare un condensato in italiano di quest'opera, una traduzione che risulta ridottissima ma completa, quasi riconducesse quella che lui intitola "La veglia di Finnegan" alla perfezione della sua forma embrionale. Nella presente edizione, l'originale di Joyce fa da contrappunto alla versione di Wilcock. Questa è preceduta da un denso saggio di Samuel Beckett, scritto su richiesta dello stesso Joyce al fine di inquadrare la sua poliforme creazione. Chiudono il volume una serie di testi (finora inediti in volume) che Wilcock, nel corso degli anni, ha dedicato alla figura di Joyce. Prefazione di Edoardo Camurri.
(Dublín, 1822 - Zúrich, 1941) es uno de los escritores más influyentes del siglo XX y su novela "Ulises" (1922) está considerada como una de las grandes obras maestras de la literatura universal. Destacado representante de lo que se ha dado en denominar el modernismo anglosajón , encabeza una generación de vanguardistas entre la que aparecen autores como Wallace Stevens, Ezra Pound, Virginia Woolf y T. S. Eliot. Jorge Luis Borges lo comparó con Shakespeare y Thomas Browne, y la "Enciclopedia Británica" asegura que su influencia es tan poderosa y atrae a tantos autores que muchos leen a Joyce sin necesidad de abrir las páginas de sus libros. Entre su obra sobresalen "Dublineses" (1914), "Retrato del artista adolescente" (1916) y "Finnegans Wake" (1939).
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