Editorial Feltrinelli
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición septiembre 2016 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788807888557
204 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all'Università di Tirana per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell'Albania, nella casa dello zio che l'ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d'amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato che permetterebbe allo zio di morire in pace ma che costringerebbe lei a rinunciare alla propria indipendenza, pensa che l'unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una vergine giurata: una di quelle donne, cioè, che a un certo punto della propria vita decidono di farsi uomini e di rinnegare la propria femminilità. Lo zio è fiero di lei, l'onore della famiglia è salvo e lui è finalmente libero di arrendersi alla malattia che lo divora. Nella cupa solitudine delle montagne si abbrutisce e si imbruttisce per sopravvivere alla fatica, al freddo, allo sconforto, finché la cugina Lila, emigrata tanti anni prima negli Stati Uniti, non riesce a convincerla a infrangere il giuramento per raggiungerla a Washington. Qui Hana riesce con grande sforzo - grazie al sostegno della cugina e della sua famiglia, ma soprattutto alla propria tenacia - a trovare la consapevolezza di sé e del suo corpo mortificato, e ad accettare l'amore di un uomo che la aiuta ad appropriarsi di una femminilità rinnegata.
Elvira Dones (Durrës, Albania, 1960). Es novelista, guionista y realizadora de documentales y ha vivido en Estados Unidos, Suiza y Albania. Tras siete novelas en albanés, comenzó a escribir en italiano, su lengua de adopción, como esta Virgen jurada (2007) o Piccola guerra perfetta (2010), de próxima publicación en Errata naturae. En su premiado documental sobre el fenómeno de las vírgenes juradas albanesas, Dones entrevistó a seis supervivientes de esta práctica, una de las cuales emigró a Estados Unidos, como Hana. En 2015 se estrenó una adaptación cinematográfica de su novela dirigida por Laura Bispuri que se presentó en la edición número 65 del Festival Internacional de Cine de Berlín y en otros festivales, en los que obtuvo numerosos premios.
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