Editorial Bruno Mondadori
Fecha de edición febrero 2010
Idioma italiano
EAN 9788861590786
148 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Quali forme ha preso nel tempo lo sguardo con cui l'uomo ha osservato la Terra? E quali sono le immagini che hanno espresso queste forme? Nell'affrontare queste domande, che sorgono dal mettere in relazione geografia e filosofia, Jean-Marc Besse assume il paesaggio come qualcosa di vivo, qualcosa che è continuamente in grado di stimolare e mettere in crisi "un'attesa della percezione, una categoria del pensiero, una forma d'espressione". In questo senso, il paesaggio non è un punto di arrivo ma, al contrario, attiva una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, e sulla violenza tragica - come la definiva Simmel - che questo rapporto porta con sé, in particolare a partire dalla modernità. Il paesaggio è dunque un punto di partenza per interrogare figure che a loro volta sono state toccate, o meglio segnate, dal paesaggio, dalla sua presenza, nello sforzo di dare una risposta possibile a una questione sempre attuale: come è possibile abitare lo spazio? Come, nel nostro porci di fronte al mondo, possiamo produrre modi e forme per un nuovo rapporto con la Terra, intesa come la base dell'esistenza umana?
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