Editorial Giulio Einaudi Editore
Colección Biblioteca della Pleiade, Número 0
Lugar de edición
Torino, Italia
Fecha de edición mayo 2014 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788844600815
1153 páginas
Libro
Ora, Clara lo sa che le folate notturne mi ricordano quei giorni. E mi ammira - o mi ammirava - tanto, che sorride e tace quando vede questo ricordo sorprendermi. Se gliene parlo e faccio parte, quasi mi salta al collo. È per questo che non sa che quella notte mi accorsi di detestarla. C'è qualcosa nei miei ricordi d'infanzia che non tollera la tenerezza carnale di una donna - sia pure Clara. In quelle estati che hanno ormai nel ricordo un colore unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l'incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito. Un ragazzo - ero io? - si fermava di notte sulla riva del mare - sotto la musica e le luci irreali dei caffè - e fiutava il vento - non quello marino consueto, ma un'improvvisa buffata di fiori arsi dal sole, esotici e palpabili. Quel ragazzo potrebbe esistere senza di me; di fatto, esistette senza di me, e non sapeva che la sua gioia sarebbe dopo tanti anni riaffiorata, incredibile, in un altro, in un uomo. Ma un uomo suppone una donna, la donna; un uomo conosce il corpo di una donna, un uomo deve stringere, carezzare, schiacciare una donna, una di quelle donne che hanno ballato, nere di sole, sotto i lampioni dei caffè davanti al mare. L'uomo e il ragazzo s'ignorano e si cercano, vivono insieme e non lo sanno, e ritrovandosi han bisogno di star soli. Clara, poveretta, mi volle bene quella notte come sempre. Forse me ne volle di piú, perché anche lei ha le sue malizie. Noi giochiamo qualche volta a rialzare fra noi il mistero, a intuire che ciascuno è per l'altro un estraneo, e cosí sfuggire alla monotonia. Ma ormai io non potevo piú perdonarle di essere una donna, una che trasforma il sapore remoto del vento in sapore di carne.
(Santo Stefano Belbo, 1908 - Turín, 1950), uno de los grandes poetas y novelistas italianos del siglo XX, estudió Filología Inglesa en la Universidad de Turín, en donde se licenció con una tesis sobre Walt Whitman. En 1940 termina "El bello verano", que obtiene en 1950 el Premio Strega, e inicia Feria de agosto. En 1941 publica "De tu tierra", la novela que consolidó su carrera literaria. Desde 1937, y hasta su muerte, trabajó en la editorial Enaudi, uno de los grandes sellos que propició el desarrollo de nuevas formas de expresión cultural. Enamoradizo y melancólico, se esforzó imútilmente por vencer su tendencia a la soledad y sufrió intensamente sus desamores. El primero tras un confinamiento de un año en un pequeño de la Italia pobre, en el sur el país. El último, la ruptura con la actriz norteamericana Constance Dowling, que en 1950 le llevó al suicidio en el turinés hotel Roma. Dos años después de su muerte se publicó "El oficio de vivir", sus diarios escritos desde 1935.
|