Editorial Solferino
Fecha de edición noviembre 2019 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788828202271
218 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Un populismo senza popolo: è il controsenso generato dalla nostra miopia politica. Dalle radici contadine alla lotta operaia, le istanze politiche forti si sono sempre basate su identità forti: sociali, culturali, anche geografiche. Ma oggi è il tempo della fragilità, della dispersione, dell'incertezza e coloro che furono popolo invecchiano senza maturità, si arrabbiano senza speranze. E riempiono le piazz di uno scontento scoordinato, la fibrillazione dei dimenticati, di coloro che vivono nel margine e sono stufi di pagare il benessere di chi invece occupa il centro della scena. In un dialogo profondo e necessario con Luca Telese, Marco Revelli racconta loro, gli esclusi. Dà voce e corpo al dolore e al disinganno di chi ha smesso di sentirsi parte della storia per tramutarsi nell'equazione geografica delle periferie. Privati di una cultura condivisa, bombardati dalle incitazioni all'odio di élite negative che perseguono il proprio progetto di potere e ricchezza, non sono più difesi da una sinistra che al «siamo con voi ha sostituito il «si salvi chi può. Queste pagine delineano le ragioni di un tracollo civile. E indicano un'unica, impervia ma possibile, via di fuga. Contro le «passioni tristi, la volgarità del linguaggio e la violenza delle piazze; contro la disumana pedagogia che nutre i mostri, sui social e fuori: tornare a credere nel popolo.
Nacido en Cúneo en 1947, historiador y sociólogo, trabaja como profesor en la Facultad de Ciencias Políticas de la Universidad del Piamonte Oriental Amedeo Avogardo. Celebrado estudioso del fordismo, del posfordismo y, en general, de la política del siglo XX, es autor, entre otras obras, de Le due destre (1996), La sinistra sociale (1998), Oltre il Novecento. La politica, le ideologie e le insidie del lavoro (2001) y Sinistra Destra: l'identità smarrita (2007).
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