Sulla Germania totalitaria

Sulla Germania totalitaria

Weil, Simone

Editorial Adelphi
Lugar de edición Argentina
Fecha de edición enero 1990

Idioma italiano

EAN 9788845907364
324 páginas
Libro encuadernado en tapa blanda
Dimensiones 11 mm x 18 mm


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Sin ejemplares (se puede encargar)

Resumen del libro

Nell'estate del 1932 Simone Weil, allora ventitreenne e militante della Sinistra, si trovò a Berlino. Erano gli ultimi mesi prima della presa del potere da parte di Hitler - e non molti al mondo si stavano rendendo conto della portata degli avvenimenti tedeschi. La Weil, sin dalle prime lettere dalla Germania, e poi in tutte le sue riflessioni sul regime hitleriano, mostrò invece una perfetta lucidità. In particolare, individuò subito la sconcertante natura del comportamento del proletariato tedesco: "Per la seconda volta in meno di vent'anni, il proletariato meglio organizzato, il più potente, il più progredito del mondo, quello tedesco, ha capitolato senza resistenza. Non c'è stata disfatta; una disfatta suppone una lotta preliminare. C'è stato il crollo". E subito percepì l'intreccio nefasto di elementi fra bolscevismo e nazismo, mentre in alcuni testi del 1939 spingeva la sua analisi del totalitarismo sino a un raffronto del presente con la politica dell'Impero romano, da lei aborrito. Oggi si leggono questi scritti con ammirato stupore: in effetti, i termini in cui la discussione su quegli anni è giunta faticosamente a porsi fra gli storici e i politologi di oggi, erano tutti presenti nel pensiero di Simone Weil mentre i fatti stessi stavano accadendo. Ma va aggiunto anche qualcos'altro, che poi è ancora più importante: qui sulla massa incandescente dei fatti si posa lo stesso sguardo che negli stessi anni si educava a posarsi su Pliatone, leggendovi tratti che sino allora non erano mai stati percepiti con pari nettezza.

Biografía del autor

Descrita por Albert Camus como el único gran espíritu de nuestro tiempo , la filósofa, activista y mística francesa Simone Weil (París, 1909), nació en el seno de una familia agnóstica de procedencia judía. Tras estudiar filosofía y literatura clásica, ejerció la docencia en diferentes liceos hasta finales de 1934, cuando abandonó por un tiempo la enseñanza para trabajar en la fábrica deRenault y como obrera agrícola en Marsella. Fue pacifista declarada y sindicalista revolucionaria. Formó parte de la Columna Durruti durante la Guerra Civil Española. A consecuencia de la ocupación alemana, abandona París junto a sus padres y se exilia en Reino Unido. Enferma de tuberculosis, murió en el sanatorio de Ashford, cerca de Londres, en 1943.





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