Editorial Carocci Editore
Lugar de edición
Roma, Argentina
Fecha de edición agosto 2015 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788843077007
Libro
C'è stato un tempo in cui statisti illustri - quali Churchill e De Gasperi - e intellettuali di primissimo piano - quali Croce, Arendt, Bobbio, Thomas Mann, Kojève, Laski - hanno guardato con rispetto, simpatia e persino con ammirazione a Stalin e al paese da lui guidato. Con lo scoppio della Guerra fredda prima e soprattutto col Rapporto Chruscev poi, Stalin diviene invece un "mostro", paragonabile forse solo a Hitler. Darebbe prova di sprovvedutezza chi volesse individuare in questa svolta il momento della rivelazione definitiva e ultima dell'identità del leader sovietico, sorvolando disinvoltamente sui conflitti e gli interessi alle origini della svolta. Il contrasto radicale tra le diverse immagini di Stalin dovrebbe spingere lo storico non già ad assolutizzarne una, bensì a problematizzarle tutte. Ed è quanto fa Losurdo in questo volume, analizzando le tragedie del Novecento con una comparatistica a tutto campo e decostruendo e contestualizzando molte delle accuse mosse a Stalin. Con un saggio di Luciano Canfora.
(1941-2018). Fue profesor de Filosofía de la Historia, luego emérito, de la Università degli Studi de Urbino. Como estudioso de la filosofía política clásica alemana, de Kant a Marx, hay que mencionar sus libros Hegel, Marx e la tradizione liberale. Libertà, uguaglianza, Stato(1988) y Hegel e la libertà dei moderni (1992). Teórico e historiador del marxismo, cabe señalar en castellano su libro Stalin. Historia y crítica de una leyenda negra (2008). Destacan además sus trabajos sobre la cultura de la paz, en libros traducidos al castellano como La cultura de la no violencia (2011) o Un mundo sin guerras. La idea de la paz, de las promesas del pasado a las tragedias del presente (2017).
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