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					   Lugar de edición
					
					Venezia, Italia
					
					
                    
					
					
					
						Fecha de edición  octubre 2017  · Edición nº 1
					
					
					
						
						
							
						Idioma italiano
							
							
							
						
						
						
						
						
						
						
						
						
					
			    	EAN 9788831727839
					
					
					
					
						
					
					
					
					
						Libro
                    
					
								
					
					
						
Con il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, le cinque repubbliche dell'Asia centrale fino ad allora controllate da Mosca ottengono l'indipendenza. Nel corso di settant'anni di regime sovietico, Turkmenistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, i paesi che, dalle catene montuose più alte del mondo al deserto, segnavano un tempo la rotta della Via della Seta, sono in qualche modo passati direttamente dal Medioevo al ventesimo secolo. E dopo venticinque anni di autonomia, tutte e cinque le nazioni sono ancora alla ricerca della loro identità, strette fra est e ovest e fra vecchio e nuovo, al centro dell'Asia, circondate da grandi potenze come la Russia e la Cina, o da vicini irrequieti come l'Iran e l'Afghanistan. A unirle sono i contrasti: decenni di dominio sovietico convivono con le amministrazioni locali, la ricchezza esorbitante data da gas e petrolio con la povertà più estrema, il culto della personalità con usanze arcaiche ancora vitali. E mentre le steppe si riempiono di edifici ultramoderni e ville sfarzose abitate dai nuovi despoti, continuano a sopravvivere la passione per i tappeti e i bazar, l'amore per i cavalli e i cammelli, e innumerevoli tradizioni che rendono una visita alla regione e ai suoi abitanti indimenticabile. Nel suo reportage sui paesi alla periferia dell'ex Unione Sovietica, Erika Fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell'avventura.
Erika Fatland ha publicado, entre otros, los exitosos libros de viajes Sovietistán (2019, Premio Wessel) y La frontera (2021, premio Bokblogg y considerado uno de los diez mejores libros de no ficción desde el año 2000 según el periódico Morgenbladet). Erika Fatland es antropóloga social y domina ocho idiomas. Sus libros se han publicado en veintitrés países. Reside habitualmente en Oslo, siempre que no esté viajando por el mundo.
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