Editorial Adelphi
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición mayo 2019 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788845933592
246 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Che più triste dei ricordi scrive Savinio in procinto di pubblicare questi Souvenirs. Ma è pessimismo del poi, di chi guarda con amarezza a quanto è scomparso, travolto dalla bufera bellica. A rileggerli oggi, infatti, quel che colpisce in questi reportage parigini è semmai l'insolente ironia, lo humour acuminato con cui Savinio osserva Parigi - dama dal passato brillantissimo che, incapace di rassegnarsi, continua a credere che al di là della sua cinta daziaria gli uomini, vestiti di rozze pelli , combattono ancora le fiere con zagaglie di silice - e i suoi vecchi e nuovi dèi. Fatta eccezione per Apollinaire, il poeta più profondamente classico che onori di sé il primo quarto del nostro secolo , e per Georges Simenon, un Dostojewski minore , l'indomabile impertinenza di Savinio non risparmia nulla e nessuno: Max Jacob e Colette, Jean Cocteau e René Clair, l'Opéra e i Salons d'Automne. E tantomeno i surrealisti, il cui carattere dominante è la puerilità, la quale, di là dalle frontiere dell'infanzia, si chiama scemenza - non già l'intelligenza satanica. Ma colpiscono soprattutto, e incantano, il talento digressivo, l'erudizione nonchalante, e una scrittura insieme classica e aspramente inventiva, che disegna uomini e paesaggi con visionaria precisione: come nella splendida descrizione della baia del Mont-Saint-Michel, dove il mare invade le praterie di tozze erbe salate, onde i montoni dagli occhi perlacei e feroci fuggono spaventati, con uno stretto galoppo arcuato . Con una nota di Eugenia Maria Rossi.
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