Editorial Rizzoli
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición noviembre 2019 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788817139786
344 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
La carriera di Oriana Fallaci è costellata da incontri con le figure femminili del suo tempo, a partire dai primi articoli di cronaca commissionati dall'«Europeo. La giornalista incontrerà modelle, cantanti, attrici di Cinecittà e star di Hollywood, ma anche personaggi della moda come Coco Chanel o Mary Quant, diventate poi icone per generazioni a venire. Negli anni ruggenti della protesta femminista, intervisterà le protagoniste del movimento come Kate Millett, osservando da testimone attento i cambiamenti epocali che segneranno l'Italia, uno su tutti il referendum sul divorzio. Negli anni Settanta, il periodo in cui colleziona le sue interviste ai potenti della Terra, riuscirà a incontrare Golda Meir e Indira Gandhi, tracciando il ritratto non solo di due eccezionali personalità politiche, ma anche di due profili femminili unici. Oriana Fallaci osserva e descrive un Novecento che vede mutare notevolmente il ruolo e la condizione della donna, in particolare nel mondo occidentale. Lei stessa, d'altra parte, ha incarnato nella sua vita gli ideali di un femminismo concreto: nella libertà profonda di poter essere ciò che voleva ha creduto fino alla fine dei suoi giorni. Questo libro raccoglie una selezione di pagine dedicate dalla giornalista fiorentina all'universo femminile: interviste, inchieste, ritratti finora mai raccolti in volume. Pagine da cui traspare il suo giudizio tagliente e la sua particolare visione delle donne: creature che dovrebbero essere sempre e necessariamente libere.
Oriana Fallaci (1929-2006) fue una pionera del periodismo y de la literatura, y una estrella mundial en ambas facetas. Entrevistó a los principales personajes de su época y como corresponsal cubrió gran parte de los conflictos cruciales de la segunda mitad del siglo XX, desde Vietnam hasta Oriente Medio hasta ser testigo del atentado contra las Torres Gemelas en 2001. Milan Kundera la calificó de precursora del periodismo moderno. Sus entrevistas , más que conversaciones, eran duelos . Ferozmente independiente, es ya un mito de nuestros días y una escritora imprescindible cuya obra sigue tan vigente hoy como en el tiempo de su publicación. Sus novelas -"Nada y así sea" (1969), "Inshallah" (1990) o "Un sombrero lleno de cerezas" (2009)- se tradujeron a más de cuarenta idiomas y vendieron más de veinte millones de ejemplares. Con "Un hombre" y "Tan adorables", Alianza ha empezado la reedición de su obra, que continuará con "Carta a un niño que nunca nació".
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