Editorial Sellerio Editore Palermo
Colección La Memoria, Número 394
Lugar de edición
Palermo, Argentina
Fecha de edición junio 2010
Idioma italiano
EAN 9788838913846
124 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Maria era in quell'epoca, come la rivedo nei miei ricordi e come la ritrovo nelle fotografie dell'album di famiglia, una giovane donna minuta con un visino pallido dai grandi occhi luminosi incorniciata da una massa di fini capelli castani. Quella fragilità celava una forza d'animo non comune, che le aveva permesso di denunciare, lei signorina di buona famiglia che avrebbe dovuto addirittura ignorare certe vergogne, quello che si celava dietro le facciate di case rispettabili, in cui la donna era tenuta in uno stato di soggezione prossimo alla schiavitù . Così Maria Messina nel ricordo della nipote Annie. Pubblicata tra il 1909 e il 1928 da editori come Sandron e Treves, ammirata da Verga, recensita da Borgese con attenzione partecipe al suo travaglio creativo, la Messina era scivolata in seguito in una sorta di limbo: non più ristampata, assente dalle storie letterarie del Novecento. Riscoperte da Leonardo Sciascia all'inizio degli anni '80 e ripubblicate con continuità da questa casa editrice, le opere di Maria Messina hanno attraversato una nuova stagione di popolarità, e sono state tradotte nelle principali lingue europee. Riconoscendo come il significato dei suoi personaggi cui manca perfin la forza di gemere viva oltre il periodo storico in cui la Messina scrisse, la critica le riconosce oggi il suo posto tra i classici del nostro Novecento. La raccolta Ragazze siciliane fu pubblicata per la prima volta nel 1921.
Maria Messina (1887-1944) nació en Palermo, aunque por motivos familiares vivió desde la infancia en distintas ciudades, primero en Sicilia y más tarde en la península, de la que ya no regresaría a su isla natal. Su carrera literaria se desarrolló durante apenas dos décadas, desde 1909 hasta 1928, cuando la esclerosis múltiple le impidió definitivamente continuar escribiendo. Murió en 1944 en Pistoia, en plena guerra, y su figura y su obra cayeron en el olvido hasta ser rescatadas en tiempos recientes.
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