Editorial Giulio Einaudi Editore
Lugar de edición
Torino, Italia
Fecha de edición agosto 2014 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788806223441
3370 páginas
Libro
La mia vita trascorre sempre ugualmente monotona. Anche lo studiare è molto piú difficile di quanto non sembrerebbe. Ho ricevuto qualche libro e in verità leggo molto (piú di un volume al giorno, oltre i giornali), ma non è a questo che mi riferisco; intendo altro. Sono assillato (è questo fenomeno proprio di carcerati, penso) da questa idea: che bisognerebbe far qualcosa "für ewig"... Insomma, vorrei, secondo un piano prestabilito, occuparmi intensamente e sistematicamente di qualche soggetto che mi assorbisse e centralizzasse la mia vita interiore. Ho pensato a quattro soggetti finora... e cioè:
1 Una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso...
2 Uno studio di linguistica comparata! Niente meno. Ma che cosa potrebbe essere piú "disinteressato" e für ewig di ciò?...
3 Uno studio sul teatro di Pirandello e sulla trasformazione del gusto teatrale italiano...
4 Un saggio sui romanzi di appendice e il gusto popolare in letteratura . Questa edizione dei Quaderni, pubblicata da Einaudi nel 1975 nella collana Nuova Universale Einaudi , segue la sistemazione filologicamente corretta presentata dall'Istituto Gramsci dopo quel lavoro minuzioso e condotto col massimo scrupolo d'esattezza che lo stesso Gramsci giudicava necessario nello studio dei classici. I Quaderni, infatti, sono stati ordinati secondo un criterio cronologico ricostruito sulla base di dati oggettivi tratti dalla Descrizione dei Quaderni (sezione inserita nell'apparato critico) e che ha portato a una nuova numerazione. Si è anche cercato di riprodurre il testo cosí com'è stato scritto, in modo che nulla s'interponesse fra il pensiero dell'autore e chi legge. L'ampio apparato critico, poi, evitando ogni prevaricazione di carattere interpretativo, risponde all'esigenza di fornire al lettore tutti gli elementi utili a una piú esatta comprensione e all'approfondimento dell'opera gramsciana.
Antonio Gramsci (Ales, Cagliari 1891 x{0026} x02013; Roma 1937). Llegado a Turín con una beca de estudios desde la postergada Italia meridional, se formó durante algunos años en filología en la universidad, pero durante la Primera Guerra Mundial pasó a dedicarse exclusivamente al periodismo y, sobre todo a la política, primero en las filas del socialismo y más tarde en las del comunismo. Empieza su actividad como redactor en 1916, en el semanario de la sección socialista de Turín Il Grido del Popolo y en Avanti! De 1919 a 1920 es secretario de redacción del semanario Lx{0026} x02019;Ordine nuovo y participa en el movimiento de los consejos de fábrica de Turín. En enero de 1921 se convierte en uno de los cofundadores del Partido Comunista Italiano, del que será nombrado secretario general en 1924. Dos años antes, conoce a la que será su mujer, Julia Schucht, en un viaje a Moscú como representante del partido italiano en el ejecutivo de la Internacional comunista. Elegido como miembro del Parlamento en abril de 1924, es arrestado en noviembre de 1926, coincidiendo con la prohibición de todos los partidos de la oposición por el régimen fascista. Es condenado por el Tribunal Especial a veinte años de prisión. Sus reflexiones de esos años se han reunido en sus Cuadernos de la cárcel. Muere pocos días después de ser liberado, tras una larga enfermedad testimoniada en sus Cartas desde la cárcel.<br>
|