Editorial Adelphi
Lugar de edición
Argentina
Fecha de edición abril 2011
Idioma italiano
EAN 9788845902628
Libro
A Palermo, verso la fine degli Anni Trenta, un crimine atroce e folle, di cui è protagonista un personaggio vinto quanto quelli di Verga e sgradevole quanto quelli di Pirandello . La macchina giudiziaria si muove e sin dall'inizio aleggia sul processo l'ombra della condanna a morte. In Italia si dorme con le porte aperte : era questa una delle più sinistre massime del regime, che molto teneva a sottolineare, in mancanza della libertà, il proprio culto dell'ordine. Ma, trasportata a Palermo, città irredimibile , quella massima assume subito altri significati. Qui aperte sicuramente restavano le porte della follia . E, controparte della follia, qui regna una vischiosità di rapporti che inficia ogni gesto, ogni parola. Eppure, proprio qui si profila un personaggio che rappresenta l'opposto: il piccolo giudice che, trovatosi fra le mani quel delicato processo dove le autorità tenevano ad applicare la pena di morte, quale prova della loro fermezza morale, testardamente si oppone, soltanto perché ha un'idea netta e precisa della Legge. In queste pagine, che vibrano di un occulto furore, Sciascia ci fa avvicinare ancora una volta, e più che mai, al cuore nero e opulento della Sicilia, scenario e humus di una vicenda che assurge a significare la pena del vivere, lo squallore e l'indegnità di quegli anni, la negazione della giustizia .
Leonardo Sciascia (1921-1989), hijo del administrador de una azufrera siciliana, estudió Magisterio y dedicó parte de su juventud a la enseñanza, que poco después abandonó para dedicarse al periodismo, a la política y a la escritura, convirtiéndose en uno de los autores italianos más influyentes del siglo pasado. Tanto el compromiso social y político de Sciascia como el profundo apego que sentía hacia su Sicilia natal asoman con frecuencia en las historias y los personajes que conforman su prolija obra narrativa, entre la que destacan títulos memorables como i El día de la lechuza /i , i Todo modo /i o i A cada cual, lo suyo /i .
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