Editorial Editori Laterza
Lugar de edición
Bari, Italia
Fecha de edición marzo 2025 · Edición nº 1
Idioma español
EAN 9788858156131
416 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Nel 1899 il sindaco di Gerusalemme, Yusuf Diya al-Khalidi, rimase molto colpito dalla richiesta del movimento sionista di creare in Palestina un focolare nazionale ebraico. Si decise a scrivere una lettera proprio al fondatore del sionismo, Theodor Herzl, e lo avvertì dei pericoli che si sarebbero presentati. Concluse la sua nota dicendo: In nome di Dio, lasciate in pace la Palestina . È così che Rashid Khalidi, pronipote di al-Khalidi, inizia questa ampia storia, il primo resoconto generale del conflitto raccontato da una prospettiva esplicitamente palestinese. Attingendo a una grande quantità di materiali d'archivio e ai resoconti di generazioni di membri della sua famiglia sindaci, giudici, studiosi, diplomatici e giornalisti Khalidi ribalta le interpretazioni accettate del conflitto, che tendono, nella migliore delle ipotesi, a descrivere un tragico scontro tra due popoli che rivendicano lo stesso territorio. Questo libro ripercorre invece cento anni di guerra coloniale contro i palestinesi, condotta prima dal movimento sionista e poi da Israele, ma sostenuta da Gran Bretagna e Stati Uniti, le grandi potenze dell'epoca. Originale, autorevole e importante, Palestina non è una cronaca vittimistica, né tralascia gli errori dei leader palestinesi. Piuttosto, analizzando in dettaglio le forze che si sono schierate contro i palestinesi, offre una nuova visione illuminante di un conflitto che continua ancora oggi.
Historiador y escritor estadounidense de origen palestino y libanés, especialista en Oriente Medio. Es titular de la cátedra Edward Said de Estudios Árabes de la Universidad de Columbia y fue asesor de la delegación palestina en las negociaciones de paz de Madrid y de Washington entre 1991 y 1993. Fue presidente de la Middle East Studies Association, y es redactor jefe de la revista Journal of Palestine Studies. Desde los años 1960 hasta 1983 vivió principalmente en Beirut, donde nacieron sus hijos y donde enseñaba en diversas universidades.
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