Editorial Marsilio Editore Spa
Lugar de edición
Venezia, Italia
Fecha de edición mayo 2014 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788831755719
426 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Nella smisurata produzione di Lope de Vega, le Novelle per Marzia Leonarda, preziosa prova per qualsiasi letterato, rischiano di passare quasi sotto silenzio. Eppure esse appaiono interessanti per molti motivi. Innanzi tutto per lo sperimentalismo cui Lope è sempre sensibile: egli prova infatti qui la sua versatilità su un tipo di scrittura venuto dall'Italia e che si andava acclimatando in Spagna. Poi per la tessitura teorica, per la riflessione sul raccontare, struttura portante del testo, che viene sostenuto dall'apostrofe diretta e affettuosa a Marzia Leonarda, trasparente pseudonimo letterario dell'ultimo e drammatico amore di Lope, Marta de Nevares. L'opera viene presentata per la prima volta in Italia in una traduzione che tenta di salvarne i registri letterari alti, allusi ed elusi da Lope, e nello stesso tempo di renderne la piena leggibilità. Si è anche provveduto a un controllo dei passi dubbi sulle edizioni principes, restituendo letture corrette e talora sanando luoghi corrotti. Il commento poi tenta di accompagnare le quattro novelle, indubbiamente non facili nella loro falsa ingenuità, con una analisi al microscopio, per rilevare passo per passo motivi, digressioni, apostrofi, rotture. Lope de Vega (1562-1635) si impone già ai contemporanei come una leggenda vivente: chiamato prodigio della natura , Fenice degli ingegni , ogni cosa che esce dalla sua penna viene giudicata eccellente, tanto che il detto pare di Lope si codifica in forma proverbiale a indicare la perfezione. Con le sue 1400 commedie - 1800 secondo un'altra fonte, ce ne restano comunque più di 400 - poteva ben a diritto essere considerato re indiscusso dei teatri (colui che si era impadronito della Monarchia comica , come con una certa amarezza dice Cervantes). Ma la sua produzione comprende anche 400 autos, componimenti teatrali di tipo religioso, spesso in lode del sacramento dell'Eucaristia, 45 libri poetici e un buon numero di opere in prosa, iscrivibili nei diversi generi seicenteschi. Un corpus testuale che rivela un grande magistero letterario e teatrale, e che meriterebbe di essere meglio conosciuto in Italia.
Félix Lope de Vega Carpio (1562-1635) fue la voz dominante en el sistema literario español de su tiempo, en el que se labró una imagen de creador omnipotente, con su círculo de adeptos y sin eludir polémicas ni confrontaciones. Extraordinario poeta y escritor prolífico hasta lo inverosímil, cultivó todos los géneros imaginables y en casi todos dejó profunda huella, particularmente en el teatro, con una obra inmensa y una hegemonía en las tablas que se prolongó durante cinco decenios. Desarrolló una paleta dramática amplísima, un repertorio temático y genérico de la mayor variedad y un admirable dominio de la acción y la versificación, méritos que lo convierten en uno de los grandes ingenios teatrales de todos los tiempos.
|