Novelle, Aforismi, Profezie, Facezie

Novelle, Aforismi, Profezie, Facezie

da Vinci, Leonardo

Editorial Barbés Editore
Lugar de edición Argentina
Fecha de edición noviembre 2008

Idioma italiano

EAN 9788862940184
150 páginas
Libro encuadernado en tapa blanda
Dimensiones 12 mm x 18 mm


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P.V.P.  10,00 €

Sin ejemplares (se puede encargar)

Resumen del libro

Cercare di spiegare chi fosse Leonardo da Vinci è, da almeno cinque secoli, una delle cose più complicate che si possano fare. Oggi poi, dopo l'enorme mole di libri, film, gialli, teorie, controteorie che si sono diffuse tra gli studiosi, quest'impresa appare ancora più difficile. Anche perché ormai all'interesse degli studiosi si è aggiunta perfino tra i semplici lettori di libri diciamo facili una quasi morbosa curiosità su di lui. Quello che si può certamente affermare di Leonardo è che egli fu un esempio perfetto di ciò che ogni essere umano considera un genio. Fu un uomo che intuì o in molti casi capì quasi tutti i meccanismi della fisica, della natura, dell'anatomia, della geologia, della chimica. Fu un uomo che inventò, in molti casi con secoli di anticipo, strumenti che oggi fanno parte della normalità ma che nel quindicesimo secolo, quando Leonardo li creò, erano cose considerate addirittura folli. Fu un alchimista, un astronomo, un teologo, un filosofo, un architetto, un ingegnere, uno zoologo, un entomologo, un medico, eccellendo in tutto ciò che faceva, andando sempre al di là di quello che si sapeva per riuscire a scoprire di più. Fu uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. La sua misteriosa Gioconda , conservata al Museo del Louvre, è forse il quadro più famoso del mondo e fin dalla sua creazione non ha mai cessato di invitare studiosi e ricercatori a indagare su di lei. Gli altri suoi pochissimi dipinti, come La dama dell'Ermellino che è all'Ermitage di San Pietroburgo o L'Annunciazione degli Uffizi di Firenze sono fra i dipinti più sublimi che l'arte abbia mai prodotto. Per non parlare dell'unico suo affresco, L'ultima cena , nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, un insieme di figure talmente sottile, dolce e inquietante da aver suscitato nel tempo le più disparate interpretazioni, fra le quali una delle più note è quella proposta da Dan Brown nel suo Codice da Vinci . Il disegno e la pittura furono, parallelamente al lavoro di scienziato, il più amato piacere di Leonardo, che riempì di straordinari disegni a grafite, a china, a carboncino, interi libri, oggi chiamati codici e battuti ad aste miliardarie. E il mistero di Leonardo fu talmente ben conservato che di lui, oggi, abbiamo l'immagine che egli stesso ci volle tramandare in uno dei più celebri autoritratti di sempre. Accanto all'amore per l'arte, Leonardo come molti suoi coevi e come lo stesso Michelangelo, amava moltissimo la scrittura, e ha lasciato ai posteri non solo trattati scientifici e artistici di grandissima importanza, ma anche un'ampia raccolta di favole, novelle, fiabe e divertimenti alcuni dei quali sono presentati in questo volume. Se ne può trarre non solo un immediato e diretto divertimento e anche qualche buon insegnamento morale non sempre così corretto come la tradizione della fiaba vorrebbe, ma anche un'importante testimonianza sulla storia della nostra lingua, che dopo i vertici di Dante, Petrarca e Boccaccio trova proprio nel genio di Leonardo una nuova rilevante tappa del suo sviluppo.





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