Editorial Adelphi
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición octubre 2015 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788845930430
Libro
In un sotterraneo di Amsterdam vive un solitario, Beeklam, circondato da statue. Conversa con loro, evoca ricordi, perde "il controllo delle ore e della vita", esce di rado, per lo più di notte. È uno di "coloro che sono nati persi e debuttano dalla loro fine". Ha lasciato presto il padre, per andare "a comperare statue". In lui, infanzia e vecchiaia si confondono. Una precoce percezione dell'effimero sembra avergli impedito, da sempre, di credere che le cose possano avere una ragione. La sua sola attività è una perenne, silenziosa cerimonia dedicata agli assenti. L'austero domestico che abita con lui, le statue stesse, l'acqua frusciante che lo chiama, dietro le pareti: sono le comparse di un teatro d'ombre dove il vuoto si veste sontuosamente di ogni apparenza. Verso Victor, suo domestico, e Lampe, che era stato domestico del padre, Beeklam sente un'oscura affinità. Ciò che li unisce è almeno la "vocazione del ricordo" e il perverso piacere della rinuncia. Su ciascuno di loro grava una sorta di eccentricità metafisica, ciascuno conserva qualcosa dell'innocenza - e del furore - che è delle persone totalmente sole. E un giorno Beeklam abbandonerà le statue e i sotterranei, emergendone "come nelle fiabe, carico di anni".
Fleur Jaeggy, premio Gotffried Keller 2024, nació en Zúrich, vivió en Roma y París, y en la actualidad reside en Milán. Figura internacionalmente reconocida, sus obras han sido traducidas a numerosas lenguas. Es autora de las novelas El dedo en la boca (1968), El ángel de la guarda (1971), Las estatuas de agua (1980), Los hermosos años del castigo (1989, Premio Bagutta 1990, Premio Bocaccio Europa 1994) y Proleterka (2001, Premio Vailate Alderigo Sala 2001 y Donna Città di Roma 2001, Premio Viareggio 2002 y Libro del Año 2003 por el Times Literary Supplement), así como de los volúmenes de relatos El temor del cielo (1994, Premio Moravia 1994) y El último de la estirpe (2014, Premio Giuseppe Tomasi de Lampedusa 2015).
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