Editorial Giulio Einaudi Editore
Lugar de edición
Torino, Italia
Fecha de edición enero 2017 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788806234010
136 páginas
Libro
Tra le amare baldorie paesane in Piemonte e l'oziosa vita di spiaggia in Liguria, prendono corpo, in questo romanzo pubblicato nel 1942, i temi della narrativa pavesiana: l'amicizia, le radici, le descrizioni di paesaggi indimenticabili. Doro si è sposato, ha lasciato Torino per Genova e da troppo tempo non vede un suo vecchio amico, un professore piú che trentenne. Ma in un giorno d'estate, Doro ritorna. A quanto dice, gli è semplicemente venuta voglia di rivedere il suo paese, eppure l'amico di un tempo non gli crede: lo accompagna per i luoghi della loro giovinezza e intanto prova a scavare sotto quella scorza taciturna ed evasiva, alla ricerca di un dramma intimo. Il professore continuerà a cercare quel dramma anche quando seguirà Doro al mare, e soprattutto quando incontrerà la moglie del suo amico, Clelia: una donna volubile e affascinante. Troppo forse, perché il suo matrimonio funzioni. Un romanzo intenso e malinconico sui misteriosi e ambigui sentimenti che lasciano gli individui soli dinanzi al loro ineluttabile destino.
L'ineluttabile destino dell'uomo in un'intensa storia di amore e di amicizia.
Con una nota introduttiva di Laura Nay e Giuseppe Zaccaria, la cronologia della vita e delle opere, la bibliografia ragionata e l'antologia della critica.
(Santo Stefano Belbo, 1908 - Turín, 1950), uno de los grandes poetas y novelistas italianos del siglo XX, estudió Filología Inglesa en la Universidad de Turín, en donde se licenció con una tesis sobre Walt Whitman. En 1940 termina "El bello verano", que obtiene en 1950 el Premio Strega, e inicia Feria de agosto. En 1941 publica "De tu tierra", la novela que consolidó su carrera literaria. Desde 1937, y hasta su muerte, trabajó en la editorial Enaudi, uno de los grandes sellos que propició el desarrollo de nuevas formas de expresión cultural. Enamoradizo y melancólico, se esforzó imútilmente por vencer su tendencia a la soledad y sufrió intensamente sus desamores. El primero tras un confinamiento de un año en un pequeño de la Italia pobre, en el sur el país. El último, la ruptura con la actriz norteamericana Constance Dowling, que en 1950 le llevó al suicidio en el turinés hotel Roma. Dos años después de su muerte se publicó "El oficio de vivir", sus diarios escritos desde 1935.
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