Editorial Mimesis
Lugar de edición
Argentina
Fecha de edición octubre 2015 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788857530062
Libro
Nel marzo del 1985, intervistato dal giornalista tedesco Paul Assall, Emil Cioran tenne presso la sede dell'emittente radiofonica "Südwestfunk" (Baden-Baden) un'importante conversazione, focalizzata sui temi della speranza, della storia e dell'utopia. In disaccordo con le voci imperanti del pensiero filosofico-teologico, moderno e contemporaneo, l'intellettuale rumeno illustra le principali linee guida della propria tragica Weltanschauung, fondata sul nichilismo e sul rifiuto totale di ogni prospettiva storicistica (ideologica, escatologica). All'idea di "progresso ", egli sostituisce il "regresso", all'"utopia", il "disinganno". La storia, secondo l'eretico Cioran, da sempre magistra vitae, insegna come l'uomo sia ontologicamente macchiato, e quindi condannato ad un inesorabile "cammino verso il peggio". In tal senso, inutile attendersi un miglioramento morale del genere umano o un'evoluzione della società. L'unica forma di "salvezza", forse, è rassegnarsi al divenire assurdo del mondo, accettando la "caduta" e il "fallimento" come un'imperscrutabile fatalità.
x{0026}lt;P x{0026}lt;B E.M. Cioranx{0026}lt;/B (Rumanía, 1911-Francia, 1995), tras obtener una beca del Instituto Francés para cursar el doctorado, fijó su residencia en París en 1937. Entre las obras de este rumano singular, apátrida desde 1946, que escribía en francés y acabó obsesionado con España, están también x{0026}lt;I La tentación de existirx{0026}lt;/I (Taurus, 2000), x{0026}lt;I El aciago demiurgox{0026}lt;/I (Taurus, 2000) y x{0026}lt;I Ejercicios negativosx{0026}lt;/I (Taurus, 2007).x{0026}lt;/P
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