Editorial Adelphi
Colección Gli Adelphi, Número 347
Lugar de edición
Argentina
Fecha de edición enero 2009
Idioma italiano
EAN 9788845923906
453 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Dimensiones 13 mm x 20 mm
Negli autori antichi si legge spesso della luce sfavillante e rapidissima che accende la nostra anima quando, in un lampo di beatitudine, ci sembra di toccare con gli sguardi le cose divine. È appunto di questa luce della notte , riflessa in noi da tutti i grandi miti dell'umanità, che si parla in questo libro. L'alfabeto simbolico dei luminosi ori degli Sciti; la strana luce del dio Apollo, che nel suo splendore eccessivo contiene in sé tutta la profondità delle tenebre; le visioni iniziatiche nell'Asino d'oro di Apuleio; le grandiose immagini di accecante oscurità delle Lettere di Paolo; il dio di Agostino nelle Confessioni, famigliare emisterioso, folgorante e oscuro - tutto l'immenso tesoro di immagini, metafore, figure trasmessoci dal mondo antico ci dona a tratti la meravigliosa illusione di intravedere le verità segrete dietro lo spettacolo illusorio della realtà. Altre epoche e altre civiltà fanno balenare egualmente davanti ai nostri occhi la luce enigmatica del mito. Il grande albero dell'Islam ci offre il racconto di Shahraza-d nelle Mille e una notte e le fantasie sontuose di 'At,t,a-r nel Verbo degli uccelli. Una forma mentale radicalmente diversa come quella cinese ci fa scoprire con stupore felice le delicate illuminazioni del Tao. Ma le rivelazioni del pensiero mitico possono anche sorprenderci nei luoghi più inattesi, quando la forza simbolica delle favole antiche sembra ormai scomparsa dalla terra: ecco allora, nel racconto di Garcilaso de la Vega, la favolosa evocazione dell'incaico regno del sole ; ecco la rivelazione di Poussin come meraviglioso pittore di ciò che abita le cave pareti del nostro cranio ; ecco infine i più profondi misteri che Mozart cela nel Flauto magico con uno scherzo, un capriccio, una lieve allusione.
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