Editorial Sellerio Editore Palermo
Lugar de edición
Palermo, Italia
Fecha de edición noviembre 2015 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788838933837
300 páginas
Libro
«Io, devo dire, non condivido mai la guerra: neppure quella contro i Turchi. La religione cristiana sarebbe messa davvero male, se la sua sopravvivenza dipendesse unicamente da questi puntelli! Non ha senso attendersi che, a partire da premesse ostili, le genti sottomesse diventino buoni cristiani: ciò che si conquista con la violenza, lo si perde nello stesso modo [...]. 'Ma perché - sento dire - non dovremmo poter sgozzare quelli che vengono a sgozzarci?'. A costoro rispondo: 'Vi sembra davvero così inaccettabile che altri siano più crudeli di noi? Allora perché non derubiamo chi ci deruba? E perché non prendiamo a male parole uno per uno tutti quelli che ci offendono? Perché non odiamo visceralmente tutti quelli che ci odiano?'.
Sulla guerra, la più ampia e pensosa riflessione degli Adagia - limmenso commento ai proverbi classici, e medievali, con cui Erasmo da Rotterdam getta il seme della tolleranza in tempi che vedono avvicinarsi il bagno di sangue delle guerre di religione - è costituita dalla discussione sul motto di Vegezio Dulce bellum inexpertis, in cui il grande umanista cristiano sviluppa un anticipatore sistema pacifista, svolgendo argomenti sul perché la guerra giusta semplicemente non esiste. «Di fronte al meccanismo più perverso e distruttivo escogitato dalla mente umana - osserva il curatore Davide Canfora - lunico antidoto possibile, dal punto di vista del letterato e sacerdote Erasmo, è rappresentato dalla parola.
Erasmo de Rotterdam (1469-1536), máximo exponente del Humanismo europeo, fue un reconocido pedagogo, orador y maestro de los humanistas cristianos. Estudió en un convento de padres agustinos y en la Universidad de París, y obtuvo el título de doctor por la Universidad de Turín en 1506. Recorrió Europa como figura intelectual de primer nivel y fue requerido por reyes, papas y obispos, a los que casi siempre se negó a servir. Ante la grave situación de la Iglesia, propuso una reforma que apostaba por el regreso al cristianismo primitivo y la lectura de las Sagradas Escrituras. Escribió decenas de libros, entre los que destacan Manual del caballero cristiano y Elogio de la locura.
|