Editorial Rizzoli
Colección BUR radici, Número 0
Lugar de edición
Milano, Argentina
Fecha de edición septiembre 2007
Idioma italiano
Prologuista Garavelli, Bianca
EAN 9788817018012
640 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Dimensiones 120 mm x 190 mm
Dante presenta l'uomo non come un essere perfetto, ma come un essere perfettìbile: salirà per le vie dell'intelletto, corruttibile ancora, andrà per le vie del suolo immortale, sensibilmente. (Giuseppe Ungaretti)
Al centro esatto della nostra cultura si trova La Divina Commedia. Un capolavoro in tre cantiche - Inferno, Purgatorio e Paradiso - unanimemente considerate tra le più straordinarie creazioni della storia dell'umanità. Giunto a metà della propria esistenza, un uomo ottiene di poter visitare da vivo l'Aldilà: questo è lo spunto, semplice e geniale, da cui prende forma l'affresco di Dante. La sua rappresentazione di ciclo e terra si ispira ai modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali ma si rivela allo stesso tempo profondamente rivoluzionaria. Una percezione nuova e disincantata della Storia in un racconto che abbraccia il corso dei secoli, testimoniando di una profonda comprensione della realtà umana. Un'immensa architettura, una cattedrale di versi edificata per raccontare il nobile e l'ignobile di ogni creatura, la vittoria e la sconfitta, il dramma e la tenerezza. Il viaggio ultraterreno di Dante è la perfetta metafora di ogni avventura umana, sempre in bilico tra magnificenza e miseria, tra smarrimento e redenzione.
x{0026}lt;P x{0026}lt;B Dante Alighierix{0026}lt;/B nació en Florencia en 1265, en el seno de una familia noble empobrecida. Su formación se enmarcarcó en la tradición de la época, por lo que probablemente estudió en la Universidad de Bolonia. Conoció por primera vez a Beatrice Portinari en 1274, y a su muerte en 1290, el joven poeta stilnovista buscó refugio en el estudio de la filosofía y la teología, y escribiendo la x{0026}lt;I Vita Nuovax{0026}lt;/I . En esta época se involucró en la disputa entre güelfos y gibelinos, partidarios del Papa y del Emperador, respectivamente. Dante llegó a ser un importante güelfo blanco -defendían la indenpendencia tanto del poder papal como del imperial-, de modo que cuando los negros tomaron el poder en Florencia en 1302, Dante fue condenado al exilio, aprovechando su ausencia de la ciudad. Primero se refugió en Verona y, tras residir en numerosas ciudades -algunos dicen que París o incluso Oxford-, se estableció finalmente en Rávena, donde completó la escritura de su gran obra, la x{0026}lt;I Divina Comediax{0026}lt;/I . Dante murió en Rávena, al volver de una misión diplomática en Venecia, en 1321.x{0026}lt;/P
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