Editorial Adelphi
	
					
					
					
					   Lugar de edición
					
					Milano, Italia
					
					
                    
					
					
					
						Fecha de edición  abril 2018  · Edición nº 1
					
					
					
						
						
							
						Idioma italiano
							
							
							
						
						
						
						
						
						
						
						
						
					
			    	EAN 9788845932403
					
						
						186 páginas
					
					
					
						
					
					
					
					
						Libro
                    
					
								
					
					
						
Perché la scienza non ha potuto prescindere dagli algoritmi, e da quanto tempo il calcolo è entrato prepotentemente in ogni settore della nostra vita? Che cosa può e che cosa non può essere automatizzato? La matematica possiede sempre e comunque le qualità che le sono generalmente attribuite, come l'utilità, l'armonia o l'efficacia in ogni sua applicazione? Questo libro offre una risposta penetrante e articolata a domande che appaiono oggi ineludibili. Zellini le affronta con un rigore e con una misura che fanno emergere con evidenza tutto l'interesse scientifico del pensiero algoritmico, come pure il carattere virtualmente apocalittico di ciò che appare ormai un dominio incontrastato del calcolo digitale. Se non si vogliono ignorare i princìpi di libertà e di responsabilità, non si può rimanere estranei o indifferenti alla diffusione di una scienza che si ispira a un criterio di effettività e di efficienza meccanica, ultimo fondamento e pietra angolare del calcolo, ma anche causa di inevitabili pregiudizi e travisamenti.
Paolo Zellini (Trieste, 1946) es matemático y profesor de análisis numérico en la Universidad de Roma Tor Vergata. De entre sus muchas obras cabe destacar especialmente La rebelión del número, Número y logos o su celebrada Breve historia del infinito, publicada por Ediciones Siruela.
			
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