Il Re di Girgenti

Il Re di Girgenti

Camilleri, Andrea

Editorial Sellerio Editore Palermo
Colección La Memoria, Número 520
Fecha de edición enero 2001

Idioma italiano

EAN 9788838916687
452 páginas
Libro encuadernado en tapa blanda
Dimensiones 12 mm x 17 mm


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Resumen del libro

Il cielo è tutto un presagio. E la terra un prodigio. In questo romanzo di Camilleri, che un'escursione compie nel mondo della fantasia. Tra dolenti tenerezze e corrotti desideri. Tra conquassi e magici incanti. Tra asprezze di vita e corrotti desideri. A discrezione di fortuna. E sempre sul filo del divertimento, come in un gioco di teatro. Anche quando il mondo è posto in maligno; ed è flagellato da siccità, carestia, peste e terremoto. Gran fatti, e portentosi, accadono in Sicilia. Sullo scorcio del Seicento. E agli inizi del Settecento. Eventi fuori dal comune. Che la narrazione di Camilleri insegue, nei loro lunghi avvolgimenti. E la scrittura rende particolari: ora incline al grottesco, ora al visionario; dispiegandosi tra le miserie guittesche di Callot e i capricci di Goya; tra la sensualità dei mistici del Siglo de oro e la ferinità degli istinti. È una storia , Il re di Girgenti. Ma anche un cunto . E un récit-poème, con il suo vibrato poetico. È la biografia fantastica, infine, di un capopopolo: del contadino Zosimo, che nel 1718 divenne re di Girgenti; e prima di essere tradito da un giuda gentiluomo, e finire sulla forca, riuscì a regalare un sogno di dignità ai suoi affamati e scalcagnati sudditi. Un sogno : che è il picco più avventuroso e rivoluzionario della fantasia. Come fu che Zosimo venne concepito . Comincia con questo titolo la prima parte della biografia di Zosimo. Con un attacco che finge di essere cronachistico. Per adeguarsi a un modello da indovinare, o da inventarsi. Per tornare ai tanti come fu , che scandiscono la Cronica detta di Anonimo romano del Trecento, ma di fatto scritta da Bartolomeo di Iacovo da Valmontone. Un capolavoro, che del tribuno del popolo Cola di Rienzo racconta il sogno di una restaurata grandezza repubblicana; e la morte straziata. E neppure si ricorderebbe la Cronica, qui, se non fosse per la qualità delle due opere; e per quella solidarietà di scrittura, che il dialetto di Camilleri rende tanto necessario e naturale, quanto il romanesco del cosiddetto Anonimo. Tutto un popolo di figure deliziosamente assurde, strambe, o lepide, si muove nel gran teatro del romanzo. A partire dal valletto Cocò, con le sue effeminate cacherie. Fino al mago Apparenzio. A don Aneto, che fa l'amore con gli afrori. E allo spiritato padre Uhù, che con il diavolone Zaleos dialoga, uscito fuori dalle acque a cavallo di un coccodrillo; e con i diavolacci tutti contrasta, dopo avere scoperto il proprio potere , affrontando un esercito di morchiose e indemoniate lumache. Conta anche la cornice , in questo romanzo. Che l'accordo con la morte, e con la sua qualità indolore, mette in scena. Nell'antefatto secentesco. E nell'epilogo settecentesco. Con il futuro padre di Zosimo, Gisuè, che suo malgrado salva dalla morte un principe suicida; e lo stesso principe poi aiuta a suicidarsi. E con il finale precipizio della vita di Zosimo. Il re contadino sale i sei gradini del patibolo. E si trova faccia a faccia con i fantasmi della propria vita. Procede a tappe, verso la sommità. Sono attimi intensi, che contano quanto le sei giornate della creazione. O meglio, della ricreazione della vita nella morte. Zosimo muore, sollevato dal fantastico aquilone che lui stesso ha costruito e liberato nel venticello del mattino. Quale occhio può vedere se stesso? , si chiedeva Stendhal. Un condannato a morte non può vedersi morto. Eppure Zosimo apre, ancora una volta come in un gioco di teatro, e con gioia infantile, la sua ultima scena. Si tiene allo spago dell'aquilone . E guarda giù nella piazza. Vede un palco. E vede un corpo inerte, che penzola dalla forca. Ride. È l'ultima rivincita della fantasia. Il re di Girgenti è il gran romanzo di Camilleri, che tutti aspettavamo.

Biografía del autor

Andrea Camilleri (1925-2019) fue guionista y director de teatro, radio y televisión, además de uno de los más reconocidos y prolíficos novelistas italianos contemporáneos. Tras haber abarcado numerosos géneros literarios, alcanzó la fama mundial gracias al personaje de Salvo Montalbano, un entrañable comisario de policía siciliano protagonista de una saga que consta de veintiocho novelas y de varios relatos recopilados en cinco volúmenes. Camilleri, traducido a treinta y seis idiomas y con más de treinta millones de ejemplares vendidos en el mundo, ha sido galardonado con los premios Campiello (2011) y Pepe Carvalho (2014).





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