Editorial Angelo Longo Editore
Lugar de edición
Ravenna, Italia
Fecha de edición abril 2012 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788880635147
Libro
Una data fatidica segna il percorso esistenziale di Dante: nel 1302 gli è infatti comminato l'esilio. Prima di tale data il poeta, a Firenze, aveva ultimato la Vita Nova, l'opera giovanile nella quale egli già ha trovato la propria voce inaugurando un nuovo stile, un nuovo modo di parlare d'amore, che lo distingue fra gli altri rimatori in volgare. Al culmine della carriera politica la condanna lo costringe all'allontanamento dalla Patria e dagli affetti più cari. Così, nella dolorosa condizione di exul inmeritus, spostandosi da una corte all'altra, inizia due trattati, Convivio e De Vulgari Eloquentia, la cui interruzione improvvisa e contemporanea si spiega con il probabile avvio del poema. Sorretto da un'incrollabile fede nella grazia divina e dalla fiducia nel potere della parola, nello strumento del proprio volgare materno, il poeta porta a compimento nel corso di circa tre lustri la comedìa. In quella che si configura come la nuova epica cristiana lo scriba ispirato da Dio nel descrivere l'oltremondo ridisegna questo mondo, perché è al mondo mortale che egli guarda ad ogni passo, nella certezza che l'umanità possa trovare la felicità e la libertà in questa vita. Nella storia, la nascita di Cristo testimonia la possibilità della salvezza, e cioè la possibilità di seguire un percorso che culmina, per il poeta cristiano, nella visione di Dio, e per ogni uomo in quella renovatio cui il poema fa costante riferimento. I testi presenti in questo volume vogliono far risaltare alcuni momenti del percorso seguito da Dante come poeta cristiano: due dimensioni, quella di poeta e quella di cristiano, che sono pressoché inscindibili nell'autore della comedìa.
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