Il destino della libertà

Quale società dopo la crisi economica?

Il destino della libertà

Bauman, Zygmunt
Giaccardi, Ciara
Magatti, Mauro

Editorial Città Nuova
Lugar de edición Roma, Argentina
Fecha de edición octubre 2016 · Edición nº 1

Idioma italiano

EAN 9788831175227
Libro


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P.V.P.  18,15 €

Sin ejemplares (se puede encargar)

Resumen del libro

L'anelito di libertà ha attraversato tutta la storia dell'umanità. Il desiderio e la volontà di essere liberi ha prodotto movimenti politici, ordinamenti giuridici e sistemi economici; ha modificato comportamenti, tradizioni e costumi; ha generato simboli, idee e identità culturali. Oggi, però, la società occidentale ha l'ostentata presunzione di definirsi come una società autenticamente libera. Partendo da questo presupposto, uno dei più importanti intellettuali odierni, Zygmunt Bauman, il teorico della società liquida, e i sociologi Mauro Magarti e Chiara Giaccardi riflettono sull'esito paradossale che ha avuto il poderoso sviluppo economico degli ultimi quarant'anni. Da un lato, ha indubbiamente ampliato la libertà degli esseri umani perché ha aumentato a dismisura le potenzialità di scelta dell'individuo e ha sottratto una parte dell'umanità dai millenari vincoli imposti dalla natura; dall'altro lato, però, ha ingabbiato l'uomo moderno in una concezione radicalmente individualistica dell'esistenza umana, finendo per renderlo prigioniero del consumismo, degli apparati tecno-economici e della volontà di affermare se stesso. Cosa significa, dunque, essere liberi? Mai come oggi, di fronte ai profondi mutamenti sociali, culturali ed economici che stanno caratterizzando il mondo contemporaneo, è importante porsi questo interrogativo. Perché, in fondo, come ha scritto Bauman "la libertà è il nostro destino: una sorte che non può essere ignorata e non ci abbandona mai".

Biografía del autor

Zygmunt Bauman nació en Poznan, Polonia, en 1925 y falleció en la ciudad inglesa de Leeds en 2017. Tras la invasión nazi, su familia se refugió en la zona soviética y Bauman se alistó en el ejército polaco, que liberaría su país junto a las tropas soviéticas. Fue miembro del Partido Comunista hasta la represión antisemita de 1968; la consiguiente purga le obligó a abandonar su puesto como profesor de filosofía y sociología en la Universidad de Varsovia. Después enseñó sociología en Israel, Estados Unidos y Canadá, y fue profesor emérito en la Universidad de Leeds (Reino Unido). En su abundante producción destacan libros fundamentales de la sociología contemporánea como Modernidad y holocausto o Modernidad líquida, o el volumen de conversaciones Vivir en tiempos turbulentos, donde nos brinda un acceso privilegiado a su pensamiento y a diversos aspectos clave de su vida. Zygmunt Bauman mereció el Premio Príncipe de Asturias de Comunicación y Humanidades 2010, el Premio Amalfi de Sociología y Ciencias Sociales (1992) y el Theodor W. Adorno (1998).






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