Antenora, la nonna che Margaret Mazantini evoca in questo romanzo, s'impone come un piccolo eroe di un mondo arcaico. Confinata tra le pareti domestiche, esercita con energia un matriarcato casalingo e indiscusso, nel quale si impongono valori netti e semplici, sentimenti forti ed esclusivi, che la rendono capace di affrontare esperienze decisive (la guerra, il fascismo, il dopoguerra) senza mai perdersi d'animo. Di fronte alla sua morte, in un gelido mattino d'inverno, la nipote si interroga e disegna il ritratto di una donna che è riuscita a essere se stessa nonostante l'ostilità del mondo e della storia. Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1994.
Margaret Mazzantini nació en Dublín y vive en Roma. Entre sus novelas destacan Il catino di zinco (1994), finalista del Premio Campiello y galardonada con Premio Rapallo-Carige a la mejor Ópera Prima; Manola (1999); No te muevas (2001), ganadora del Premio Strega, el Premio Rapallo-Carige, el Premio Grinzane Cavour, el Premio Città di Bari y el Premio Zepter en París, y adaptada al cine en 2004 por su marido Sergio Castellitto con Penélope Cruz en el papel principal; La palabra más hermosa (2008), Premio Campiello 2009, también adaptada al cine por Sergio Castellitto y de nuevo con Penélope Cruz como protagonista, Nadie se salva solo (Alfaguara, 2011) y Mar de mañana, ganadora de los Premios Pavese y Matteotti www.margaretmazzantini.com
|