Editorial La Scuola
Fecha de edición marzo 2018 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788826500386
160 páginas
Libro
In quest'opera del 1928, testo chiave per eomprendere la peculiare forma di realismo difesa da Max Scheler, l'autore affronta nodi essenziali, come il nesso sistematico tra ontologia, metafisica e teoria della conoscenza; la teoria della relatività esistenziale; la concezione della riduzione fenomenologica come tecnica della conoscenza essenziale; l'esperienza della realtà nel vissuto. Lo fa discutendo criticamente le posizioni di Husserl, Dilthey, Hartmann, in un serrato confronto che reca gli effetti della lettura di "Essere e tempo" di Heidegger. Questa nuova edizione, corredata da un Saggio introduttivo di Giuliana Maneuso, non solo documenta gli esiti della riflessione del filosofo negli ultimi anni della sua vita, ma costituisce anche uno strumento per comprendere come il dibattito filosofico di inizio XX secolo abbia declinato il conflitto tra idealismo e realismo, opzioni fondamentali che tornano puntualmente a fronteggiarsi nella storia della filosofìa.
Nacido en Múnich en 1874, Max Scheler comenzó Medicina abandonándola poco después para formarse en Filosofía y Sociología en Berlín donde tuvo como profesores a Georg Simmel y Wilhelm Dilthey. Influido por el método fenomenológico de Edmund Husserl en sus inicios, Scheler buscó una descripción inmanente de la experiencia vivida, del sentimiento y los valores morales. Su obra trató de sistematizar una ética basada en la intuición emocional de ciertos valores objetivos (lo bello, lo noble, etc.), alejándose tanto del formalismo kantiano como del subjetivismo hedonista o del utilitarismo. Dada la originalidad de su proyecto intelectual, Ortega y Gasset lo apodó el Adán del paraíso filosófico , y Heidegger afirmó que toda la filosofía del siglo XX estaba en deuda con él. Murió en Frankfurt en 1928.
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