Editorial Marsilio Editore Spa
Lugar de edición
Venezia, Italia
Fecha de edición mayo 2014 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788831757485
132 páginas
Libro
encuadernado en tapa blanda
Il Divano del Tamarit appartiene all'ultima grande stagione creativa di García Lorca. Attraverso la ripresa libera di forme poetiche derivate dalla tradizione araba e persiana, il poeta dà espressione a una materia oscura latente in tutta la sua creazione degli anni trenta. Il libro vedrà la luce solo dopo la morte di Lorca e per molti anni resterà ai margini delle valutazioni critiche, forse proprio per i suoi aspetti inquietanti. Il riferimento alla tradizione araba, così presente nella sua Andalusia, non obbedisce a un esotismo estetizzante, ma diventa uno strumento per approfondire la dimensione dell'eros. Il motivo dell' amore oscuro costituisce il nucleo centrale da cui si irradiano temi e metafore. Un tono drammatico e conflittuale percorre tutta la raccolta, appena velato dal processo di rigorosa stilizzazione. La straordinaria concentrazione di simboli emerge con forza particolare dall'esile trama poetica della raccolta. Nel linguaggio di questo libro confluiscono l'esperienza matura della generazione del '27 , il recupero dell'esperienza barocca e il legame creativo con la tradizione arabo-andalusa. L'impiego da parte del poeta di uno scudo formale non impedisce l'affermarsi di un linguaggio nuovo e sconvolgente, che fa del Divano del Tamarit uno dei grandi libri della poesia europea di questo secolo.
Federico García Lorca (1898-1936). Poeta y dramaturgo español, adscrito a la generación del 27. En 1915 comienza a estudiar Filosofía y Letras, así como Derecho, en la Universidad de Granada. En 1919 se traslada a Madrid y se instala en la Residencia de Estudiantes, coincidiendo con numerosos literatos e intelectuales. Allí empieza a florecer su actividad literaria como poeta, que le convertiría en el poeta español más leído de todos los tiempos, según el Instituto Cervantes. Su obra poética se complementa con una rica y exitosa obra teatral que solo se vería truncada por su asesinato en 1936 en manos de las hordas fascistas.
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