Editorial Adelphi
	
					
					
						Colección Saggi. Nuova serie, Número 0
					
					
					   Lugar de edición
					
					Milano, Italia
					
					
                    
					
					
					
						Fecha de edición  marzo 2014  · Edición nº 1
					
					
					
						
						
							
						Idioma español
							
							
							
						
						
						
						
						
						
						
						
						
					
			    	EAN 9788845928741
					
						
						153 páginas
					
					
					
						
					
						Libro
						
							encuadernado en tapa blanda
						
						
						
						
					
					
					
						
					
					
					
								
					
					
						
La parola profetica ed escatologica - che fu quella delle prime origini cristiane - è perduta da secoli: la perdita del linguaggio è la perdita dei contenuti, che, attraverso le diverse trascrizioni, si diluiscono, diventano ambigui e infine vengono abbandonati come insignificanti. Eppure il linguaggio della immemorabile religione apocalittica e messianica non è mai morto del tutto e le sue varie reviviscenze segnano dei risvegli - fatalmente parziali e contraddittori - nella storia: l'Islam, i movimenti eretici medioevali, il sogno degli utopisti all'alba del mondo moderno, i socialismi e le rivoluzioni, fino alle sètte e ai nuovi miti dei popoli ex coloniali.
Ciò che questa parola dell'inizio e della fine può esprimere non è misurabile solo con i metri culturali di cui dispone l'attuale civiltà, strumenti nati tardivamente in una fase di riflessione critica sui grandi temi oggi scomparsi all'orizzonte. Altra è la dimensione a cui quella parola si riferisce, e in essa vuole porsi questo libro. È una dimensione che esige risposte estreme e perentorie, perciò forse inudibili: come è inudibile tutto ciò che non è fondato sul già acquisito, sul conforme, in definitiva sulla permanenza della situazione data. Ma i significati necessari stanno necessariamente al di là di quella sterminata accettazione passiva che è, ai nostri giorni, la cultura. In tre parti distinte di un unico discorso vengono qui considerati i segni sparsi delle cose perdute eppure inevitabilmente e ciecamente cercate nel mondo contemporaneo: il nucleo essenziale del messaggio di Gesù attraverso un commento delle parole che gli vengono attribuite dal primo dei Vangeli, quello di Marco; la vicenda palese o sotterranea percorsa dall'attesa del «regno di Dio nelle metamorfosi profane subite lungo i venti secoli della sua storia; la situazione paradossale del presente, dove riecheggiano, contraffatte, esperienze antiche e incancellabili.
			
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