Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica. Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon, una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano, inghiottiti in un'avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana. La comicità di Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. E nel sorriso che non abbandona nel corso di tutta la lettura annegano ideali e sentimenti. E soli, alla fine, galleggiano i resti di una civiltà fatua e sfiancata. Incapace di prendere sul serio anche la propria rovina.
x{0026}lt;p Niccolò Ammaniti (Roma, 1966) es la gran figura literaria italiana de su generación, alabado por la crítica, galardonado con el Strega y el Viareggio, los premios más prestigiosos, con incontables lectores y traducido a 44 lenguas. Entre sus novelas destacan Te llevaré conmigo y No tengo miedo, que serán recuperadas próximamente por Anagrama. De él se ha escrito: "Está en lo más alto del muy fecundo y brillante grupo de jóvenes escritores de nuestros días" (Renato Barilli); "Un talento extraordinario, el escrito más versátil" (Antonio d'Orrico); "La nueva palabra italiana para el talento es Ammaniti" (The Times); "Ammaniti ha creado un retrato convincente de la Italia contemporánea, y ha aportado un necesario contrapeso a los retratos románticos y turísticos del país. Y aun así, a pesar de la dureza de su mundo, el calor humano burbujea entre sus grietas. Preferiría perderme en el mundo alienado de Ammaniti que en muchos otros" (Matthew Kneale, Financial Times); "Ammaniti es un escritor de una gran imaginación y una notable sutileza moral" (Times Literary Supplement).x{0026}lt;/p
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