Che cos'è il potere?

Resumen del libro

A livello teorico quello di potere è uno dei concetti piú controversi e problematici della storia del pensiero filosofico, politico, sociologico e giuridico. Il punto di partenza della riflessione di Byung-Chul Han è che esso è stato quasi sempre ridotto a una relazione causale diretta: chi detiene il potere si impone su chi lo subisce, determinandone il comportamento a prescindere dalla sua volontà. Tuttavia, secondo Han, se si sottolinea esclusivamente questa logica, si riesce a percepirne il lato violento e costrittivo, ma non si colgono le dinamiche piú nascoste e complesse mediante cui il potere agisce. Ampliando l'analisi, si può individuare proprio nella libertà il suo presupposto e comprendere che esso può essere esercitato non solo contro l'Altro, ma anche condizionandolo dall'interno, raggiungendo un grado di mediazione molto piú elevato e assumendo forme estremamente articolate - meccanismi che, negli sviluppi successivi del suo pensiero, l'autore arriva a considerare come la chiave di volta della vita sociale e politica. Attraverso una comparazione critica dei principali teorici occidentali del potere - da Luhmann a Foucault, da Nietzsche a Heidegger, Hegel, Agamben e molti altri - in questo saggio Han ne dà una lettura che punta a sgombrare il campo dalle contraddizioni e dalle miopie teoriche, privando "il potere almeno del potere fondato sul fatto che non si sa esattamente cosa esso sia".

Biografía del autor

Byung-Chul Han (Seúl, Corea del Sur, 1959) es un filósofo y ensayista experto en estudios culturales. Se le considera uno de los filósofos más destacados del pensamiento contemporáneo por su crítica al capitalismo y la sociedad del trabajo. <br> Han estudió Filología Alemana y Teología en la Universidad de Múnich y Filosofía en la Universidad de Friburgo, donde se doctoró con una tesis sobre Martin Heidegger. Ha dado clases de Filosofía en la Universidad de Basilea, de Filosofía y Teoría de los medios en la Escuela Superior de Diseño de Karlsruhe y de Filosofía y Estudios culturales en la Universidad de las Artes de Berlín.<br> Es autor de más de una veintena de títulos entre los que cabe destacar: La sociedad del cansancio, La sociedad de la transparencia, Psicopolítica, No-cosas, Infocracia y Vida contemplativa. Todos ellos han sido traducidos a varios idiomas.<br> El trabajo de Han une tradiciones filosóficas orientales y occidentales, tomando ideas de pensadores como Friedrich Nietzsche, Martin Heidegger, Michel Foucault, Sigmund Freud, Hannah Arendt y Walter Benjamin, entre otros. Explora temas como la tecnología y los efectos del neoliberalismo en los diversos aspectos de la vida humana, el poder, la comunicación, la vigilancia, el consumismo, el trabajo, la autoexplotación, la transparencia, los rituales, la inactividad y las identidades individuales y colectivas; y es considerado como el sucesor de pensadores como Roland Barthes o Giorgio Agamben.