Editorial Bompiani
Lugar de edición
Milano, Italia
Fecha de edición noviembre 2013 · Edición nº 1
Idioma italiano
EAN 9788845274862
391 páginas
Libro
Il libro nasce da una serie di conferenze e seminari sulla traduzione tenuti da Umberto Eco a Toronto, a Oxford e all'Università di Bologna negli ultimi anni e dell'intervento orale cerca di mantenere il tono di conversazione. I testi si propongono di agitare problemi teorici partendo da esperienze pratiche, quelle che l'autore ha fatto nel corso degli anni come correttore di traduzioni altrui, come traduttore in proprio e come autore tradotto che ha collaborato con i propri traduttori. La questione centrale è naturalmente che cosa voglia dire tradurre, e la risposta - ovvero la domanda di partenza - è che significhi "dire quasi la stessa cosa". A prima vista sembra che il problema stia tutto in quel "quasi" ma, in effetti, molti sono gli interrogativi anche rispetto al "dire", rispetto allo "stessa" e sosprattutto rispetto alla "cosa". Dato un testo, che cosa di quel testo deve rendere il traduttore? La semplice superficie lessicale e sintattica? Troppo facile, ovvero troppo difficile, come si vedrà.
Medievalista, semiólogo, filósofo y experto en medios de comunicación. Nació en Alessandria en 1932 y murió en Milán en 2016. Su debut como novelista, El nombre de la rosa (1988), lo dio a conocer en el panorama literario. A este éxito le siguieron varias novelas de ficción, aunque, desde 1975, Eco había cultivado el ensayo en disciplinas como la semiótica, la lingüística y la filosofía. Fue profesor universitario y ejerció de crítico literario.
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